domenica 3 marzo 2013

Ma alla fine.. chi ha vinto!?!?


Ho aspettato a scrivere un articolo post-elezioni perché, devo essere sincero, non mi è assolutamente chiaro che cosa sia successo, stia succedendo e che cosa succederà al nostro governo.

Le elezioni dal risultato imprevisto hanno sicuramente creato uno scenario inedito, un terzo polo tanto evocato negli anni precedenti ma mai effettivamente costituito è nato, ma non è quello che ci si aspettava.
Il movimento cinque stelle sarà una parte fondamentale del prossimo governo, è ora quindi di assumersi le proprie responsabilità, perché non si è più in piazza a urlare qualche vaffa, ma in una stanza a guidare le sorti del paese.

Continuare con la strategia della piazza, a urlare contro tutti i politici “tradizionali”, proporre assurdi governi a 5 stelle (come se i risultati elettorali non contassero niente) non è assumersi le proprie responsabilità.
La mia idea è che il PDL, che ha pure esultato il giorno delle elezioni, si sia solo ora reso conto, nonostante la forte crescita, di avere perso ed quindi è costretto a bussare a Bersani per tentare di ottenere una fettina della torta.

Il PD, non si capisce bene che idee abbia, ne se riuscirà ad ottenere la fiducia o meno
E Beppe Grillo (badate bene, non il movimento, che non si è visto o sta prendendo posizioni discordanti) continua ad alzare un muro contro tutti, chiaramente cercando di ottenere le elezioni il prima possibile e questa volta vincerle (perché ora l’obiettivo è realistico), un atteggiamento irresponsabile che non farebbe altro che danneggiare il paese. Questo atteggiamento inoltre a mio avviso porterà molta gente ad abbandonare il 5 stelle visto che è un atteggiamento assolutamente controproducente, senza idea di cosa fare, e a mio avviso sintomo di grande paura
Scelta Civica con Monti, non pervenuta.

Cosa succederà adesso? Si voterà? Chi la spunterà di questi 3 soggetti?
Sinceramente non ne ho proprio idea, l’unica cosa che mi auguro non accada mai (e sono convinto che non accadrà) è il famoso “governissimo” PD o PDL, se vedo una porcheria del genere mi vendo al partito pirata.
…insomma, chi accidenti ha vinto?

venerdì 22 febbraio 2013

Grillo, Fascino e Fascismo

Grillo con il suo movimento, sempre più in crescita, ha catalizzato l'attenzione di tutti (ma proprio tutti!), e giorno dopo giorno conta sempre più sostenitori, attivisti e simpatizzanti.

Studiando il fascismo proprio recentemente ho imparato che le peculiarità che lo contraddistinguevano dagli altri movimenti erano una violenza condivisa dal popolo, perché comunque mirata a portare un benessere generale, un leader affascinante, capace di catalizzare su di se l'attenzione di migliaia e migliaia di persone, capace di radunarle nelle piazze di scatenare fragorosi applausi anche dopo le più oggettive follie...
Ho imparato a capire che il fascismo ha pescato la sua benzina nello scontento della gente, lo ha snidato, lo ha fatto emergere e l'ha fatto gridare dalle persone, ha tirato fuori la sfiducia che il popolo aveva verso la classe dirigente e le istituzioni, ho imparato che il fascismo considerava brutalmente se stesso l'unica verità, l'unica alternativa possibile e l'unica autorità degna di parlare e di essere ascoltata tacitamente, ho imparato che il fascismo rifiutava il contraddittorio e lo temeva, ho imparato che il fascismo era una società verticale dove l'opinione non conforme alle linee guida del capo non era tollerata, e chiunque provasse o osasse esprimerla faceva una brutta fine, ho imparato che il fascismo era una società verticale, ho imparato che il fascismo affascinava.

Se oggi apro un giornale, guardo la TV su qualunque canale io vedo tutto questo, vedo un grande leader che affascina, che espelle in malo modo qualunque dissidente, che non permette all'informazione di fare il proprio lavoro, demonizzandola e screditandola (salvo poi sfruttarla indirettamente per apparire su tutti i giornali e in tutti i telegiornali), vedo un leader che incita il popolo, che cresce con la sfiducia di chi non si fida più della classe dirigente italiana, e che promettendo di essere la soluzione alla sfiducia la fa crescere e si nutre di essa, vedo un leader che ha fondato se stesso sulla violenza verbale.

Ecco, la riflessione di oggi è rivolta a tutti quelli che in buona fede non hanno pensato a tutto questo, che si fidano, che vogliono bene a Beppe Grillo e che ora probabilmente penseranno che chi scrive è un pazzo complottista, ma se la scuola mi ha insegnato una cosa è che la storia ci serve a capire il mondo in cui viviamo oggi.

Affascinante Beppe Grillo

giovedì 21 febbraio 2013

Campagna elettorale, il bilancio

Ci siamo, domani si conclude la lunghissima (!!!) campagna elettorale che ci porterà alle elezioni politiche 2013 e alle elezioni regionali per la Lombardia (di cui oggi non scrivo)
Al solito la campagna è stata caratterizzata da colpi bassi e mezzucci (va detto, più da una parte che dall'altra) che pur essendo odiosi al pubblico sono l'unica cosa che si ricorda a distanza di 12 ore, insomma per la maggior parte è stata la solita campagna elettorale.

Una campagna elettorale che però ha dovuto fare i conti con Beppe Grillo e il suo movimento "5 Stelle", da cui i partiti hanno rubato molto: i candidati di oggi sono tutti onesti, puliti, nuovi, decisi a cambiare e a chiudere con il passato, ben venga Grillo allora se questo è l'effetto che porta alla politica italiana.
Purtroppo però Grillo non porta solo questo, porta anche un movimento oggettivamente molto seguito, ma dallo spirito non troppo democratico e tranquillizzante specialmente per il tono del leader: ecco che chi non è appartenente alla sua cerchia viene cacciato dal palco (come l'operatore di Rai 3, storia di pochi giorni fa), ecco che chi osa mettere in discussione gli obblighi dettati dal capo viene cacciato in malo modo, insultato ed emarginato (si vedano al Salsi e Favia), ecco che il patron del movimento urla a tutti i politici che verranno travolti, che sono circondati e soccomberanno alla forza del movimento eccetera eccetera.
Insomma non proprio il classico della democrazia, piuttosto allo scrivente appare piuttosto inquietante come movimento, ma del Cinque Stelle scriverò più nel dettaglio fra qualche giorno, magari a giochi chiusi.

Oltre a grillo beh c'è il Berlusconi di sempre che tutti conosciamo, che usa la sua strategia (peraltro vincente stando ai sondaggi) delle "proposte choc", poi ribattezzate da altri "proposte sciocche", e un tranquillo Bersani che protetto da un ampissimo vantaggio iniziale (addirittura apparentemente incolmabile - allora -) ha fatto una campagna tutto sommato tranquilla con qualche acceso comizio in piazza ma niente di più.

Chi vincerà? I sondaggi sono sempre stati favorevoli al centrosinistra, ma dei sondaggi non mi fido, vedendo le precedenti elezioni ha vinto chi ha gridato di meno, chi ha attaccato di meno e chi è stato più trasparente, sicuro, sono pronto a scommettere che queste elezioni, seppur originali per via di certi concorrenti, non finiranno diversamente dalle ultime.

Certo, vinte le elezioni bisogna anche tentare di governare, e lì si che la vedo grigia.